Per gli alpigiani un specie di «my home is my castle» con molte piccole strutture che formavano un’unità, un percorso ben definito durante parte dell’anno dove vivere e produrre. Strutture primitive a pianta quadrata nelle valli alpine (tuttora esistenti in Val Gerola) suddivise all’interno in 2 zone: una parte serviva come dimora per i pastori e l’altra per la lavorazione del formaggio.
Il calècc permetteva ai pastori la lavorazione del latte direttamente sul pascolo vicino agli animali.
Queste strutture ripartite sul territorio da pascolare, definivano il territorio in vari comparti così da permettere una pascolazione sistematica fino ad alte quote.
I pastori si spostavano con i loro animali da calècc a calècc, da pascolo a pascolo garantendo così una gestione del territorio ottimale e una produzione itinerante unica.
Il calècc nella sua semplicità è dimora e struttura produttiva nello stesso tempo, ma è anche una testimonianza importante per un sistema d’organizzazione delle attività contadine e gestione del territorio nelle vallate alpine
Forse non tutto corrispondeva alle attuali leggi (igieniche ?), ma il sistema ha funzionato per secoli e i pastori con i loro calècc (piccoli castelli) ci hanno tramandato dei modelli di costruzione integrati nel paesaggio e sostenibili nel tempo.